10 Ottobre 2019
Il mercato degli affitti, sia a breve che a lungo periodo, sta registrando forti
incrementi e nel 2030 l’obiettivo sarà la creazione di nuovi spazi per soddisfare la domanda degli oltre 200 mila nuovi residenti previsti. Milano Contract District raccoglie la sfida con un nuovo progetto residenziale di Reale Immobili destinato a questo settore ed approcciato secondo nuovi standard qualitativi.
Il settore degli affitti in Italia sta registrando importanti trend di crescita della domanda. Nella città di Milano, la richiesta su base semestrale ha registrato un incremento del +4,2% mentre nelle altre grandi città del Paese si è attestata su un +0,8%.
Allo stesso tempo si sta affermando una nuova tendenza, quella delle locazioni short term, ovvero gli affitti brevi. Secondo l’osservatorio Halldis, nei prossimi anni le differenze tra affitto tradizionale e affitto breve si ridurranno fino (forse) ad annullarsi. Mentre secondo Idealista, nei prossimi decenni, complici anche le Olimpiadi 2026, nella sola città di Milano sono attesi oltre 200 mila nuovi residenti, sia studenti che lavoratori.
Per questa ragione è previsto un profondo cambiamento nel mercato della locazione con un innalzamento della qualità dell’offerta immobiliare. E proprio nel settore degli affitti luxury, si inserisce la nuova esclusiva riqualificazione urbana milanese che vede protagonista Milano Contract District con il suo modello di business volto ad offrire inediti servizi di interior tailor made.
Si tratta del civico n°4 di Piazza Sant’Ambrogio realizzato negli anni ’50 su disegno dell’architetto Luigi Mattioni. L’immobile è uno di una serie di asset residenziali in capo alla divisione Real Estate di Reale Immobili che rientra nella nuova collezione di edifici residenziali “Prestige” destinati alla locazione di pregio. Per la ri-progettazione e art direction di interni è stato richiesto al project team di Milano Contract District la realizzazione di soluzioni abitative di prestigio e finiture di alto livello integralmente realizzate tramite i prodotti dei brands partner della piattaforma.
Lorenzo Pascucci, CEO di Milano Contract District: “Ognuno di noi ha un’idea di casa. Seguendo il brief del committente e la destinazione d’uso dell’edificio l’idea di abitazione che abbiamo voluto restituire è quella di una casa ‘borghese’, milanese, elegante e senza eccessi, i cui fondamentali sono frutto di uno spazio dotato di tutte quelle soluzioni che rendono gli ambienti in cui viviamo funzionali, confortevoli e allineati ai nuovi standard di comfort abitativo. Una nuova sfida vinta grazie ai servizi e ad un approccio inedito garantito dal modello di Milano Contract District che ha nel mentre creato una business unit dedicata al supporto design&build alla locazione di pregio.”
Due le tipologie di intervento realizzate. Al piano terra, grazie allo Studio di architettura Arassociati, la riqualificazione degli spazi di uso comune dell’edificio, oltre che della Galleria Borella che collega via Carducci con Piazza Sant’Ambrogio e la conseguente ridefinizione degli spazi commerciali.
All’interno dell’edificio, grazie ai servizi chiavi in mano di Milano Contract District, la trasformazione delle attuali unità abitative in 21 appartamenti di varie metrature, dotati dei migliori comfort e servizi dedicati.
La piattaforma di design insignita della Menzione d’Onore al Compasso d’Oro 2018 e finalista per il prestigioso premio Le Fonti Awards 2019 è stata infatti incaricata da Reale Immobili di ridefinire il lay-out degli appartamenti, i materiali di finitura, l’attrezzatura degli arredi fissi e degli scenari luminosi di tutte le unità abitative che si sviluppano nei 6 piani dell’edificio.
L’attività di Milano Contract District è partita con la composizione di soluzioni tipologiche del campo d’intervento, individuando preliminarmente i dettami e le condizioni per la determinazione di un prodotto residenziale identificabile nella fascia di mercato immobiliare di pregio, sia per il target a cui si riferisce sia per la qualità intrinseca offerta.
Sono stati considerati in primo luogo l’ambito funzionale/distributivo dello spazio, successivamente quello delle attrezzature e delle loro dotazioni per giungere infine allo styling e al mood con una coerente proposta di finiture e accostamenti materici e cromatici che vedono protagonisti tutti i partner della piattaforma: dagli arredi di Ernestomeda e Lema ai rivestimenti di Listone Giordano e Florim e poi Cesana, Gessi, Flos per l’illuminotecnica, porte e sistemi Luadi, domotica Bticino e apparecchi cucina AEG.
Seguendo la strategia di approccio tipica di Milano Contract District, la riqualificazione delle unità abitative di Sant’Ambrogio ha puntato sulla valorizzazione delle componenti che costituiscono lo spazio residenziale. L’identificazione di una zona di ingresso per esempio, attrezzata con armadi cappottiera, così come la definizione di uno spazio fluente tra la zona living e la cucina, separati funzionalmente, ma posti in continuità percettiva grazie all’uso di superfici vitree.
Per lo studio del lay-out della cucina, l’approccio ergonomico ha visto la presenza minima di due colonne con basi profondità di cm 70 e l’organizzazione coerente della zona adibita a preparazione/consumo/lavaggio, oltre alla dotazione di snack o tavolo penisola in tutte le cucina.
Grande attenzione anche alla qualità e alla dimensione degli spazi di socializzazione, che prevedono divani e tavoli molto capienti, da un minimo di 6/8 posti a un massimo di 10/12 posti.
La separazione fisica e funzionale tra la zona giorno e quella della notte vede corridoi disimpegno non fini a sé stessi, bensì dotati di funzioni contenitive tali da identificare questi luoghi come spazi ad utilizzo complesso. Allo stesso modo l’implementazione nel lay-out e la dotazione di elementi contenitivi importanti, con dimensioni degli armadi coerenti con l’uso contemporaneo dello spazio residenziale.
Il progetto di riqualificazione ha previsto anche l’introduzione del bagno di cortesia come spazio accessorio qualificante; la separazione fisica e funzionale tra ambito lavaggio e sanitari nelle stanze da bagno oltre all’individuazione di un ambito specifico destinato alla lavanderia.
Infine, la possibilità di attrezzare la seconda camera con due letti singoli o un matrimoniale; la diversificazione dei sistemi di separazione dello spazio con l’utilizzo di porte scorrevoli esterne (living), scorrevoli vetro (interno bagni), battente rasomuro (camere); la correlazione dei controsoffitti tecnici col lay-out e l’integrazione col sistema della luce artificiale; l’identificazione della camera master con il bagno e lo spogliatoio ad uso esclusivo; la concertazione del mood materico attraverso il quale definire l’insieme delle parti (edili e d’arredo), che compongono lo spazio.
Il progetto d’interior
Grazie all’innovativo approccio di Milano Contract District basato sulla retro-progettazione dei tagli di interni, ogni appartamento di Sant’Ambrogio 4 è stato rivisto nei layout partendo dall’implementazione delle dotazioni di arredi fissi: estensione del piano di lavoro delle cucine, capienza delle armadiature, ambiti disimpegni, definizione di bagni di servizio e zone lavanderia sono solo alcuni dei punti sui quali il project team di Milano Contract District ha posto il focus cercando di massimizzare il comfort e la resa dello spazio nel rispetto dei numerosi vincoli impiantistici e costruttivi tipici di un progetto di riqualificazioni di un edificio degli anni ’50.